Domande al via dal 12 Marzo 2024
Si potranno inviare dal 12 marzo le domande per i contributi a fondo perduto in favore di bar, ristoranti e pasticcerie. La procedura si era aperta il 1° marzo ma è stata subito chiusa per problemi tecnici. Invitalia ha annunciato i termini per la riapertura, scadenza il 13 maggio 2024
È stata messa a disposizione una dote da 76 milioni di euro sotto forma di contributo a fondo perduto per promuovere l’innovazione e la formazione all’interno di ristoranti, pasticcerie e gelaterie.
La dotazione è così suddivisa: 56 milioni di euro destinati agli investimenti strumentali in ristoranti, gelaterie e pasticcerie e 20 milioni di euro per finanziare i contratti di apprendistato presso le stesse aziende da parte di giovani diplomati sotto i 30 anni.
Il suddetto contributo a fondo perduto prevede un massimo 30.000 euro per singola impresa e comunque non superiore al 70% delle spese totali ammissibili, sia per l’acquisto di macchinari e attrezzature che relativamente allo stipendio lordo da corrispondere ai giovani apprendisti.
il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), ha individuato le modalità di presentazione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (DSAN) attestanti il possesso dei requisiti, i termini e le modalità per la presentazione delle domande, per l’erogazione dei suddetti contributi.
Beneficiari del contributo a fondo perduto
I beneficiari dell’intervento sono imprese operanti nei settori identificati dai codici ATECO:
- 56.10.11 “Ristorazione con somministrazione”;
- 56.10.30 “Gelaterie e pasticcerie”;
- 10.71.20 “Produzione di pasticceria fresca”.
Spese ammissibili e non
Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa nuovi di fabbrica, organici e funzionali, acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa, sostenute dopo l’invio della domanda.
Non sono poi ammesse le seguenti spese:
acquisto di componenti, pezzi di ricambio o parti di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale;
- terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere, ivi compresi gli impianti idrici, elettrici, di allarme, di riscaldamento e raffreddamento;
- mezzi targati;
- beni usati o rigenerati;
- utenze di qualsiasi genere, ivi compresa la fornitura di energia elettrica, gas, etc.;
- imposte e tasse;
- contributi e oneri sociali di qualsiasi genere;
- buoni pasto;
- costi legali e notarili;
- consulenze di qualsiasi genere non direttamente finalizzate all’attività dell’impresa.
Entità e modalità di erogazione dell’incentivo
Il fondo perduto ristorazione prevede l’erogazione di un contributo in conto capitale non superiore:
- al 70% (settanta per cento) delle spese totali ammissibili;
- a 30.000 (trentamila/00) euro per singola impresa.
Ai fini dell’erogazione dei contributi l’impresa deve presentare apposita richiesta secondo i termini e le modalità che verranno definiti entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.
La richiesta di erogazione deve essere trasmessa dall’impresa al Ministero entro i trenta giorni successivi alla data di ultimazione delle spese allegando alla richiesta di erogazione dell’agevolazione:
- copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali;
- documentazione atta ad attestare la piena tracciabilità delle spese sostenute dall’impresa (ordinativi di pagamento ed estratti conto);
- relazione tecnica finale recante la descrizione degli investimenti effettuati e attestante il completo pagamento delle relative spese.
L’erogazione avverrà entro novanta giorni dalla ricezione della richiesta, previa verifica da parte di Invitalia del rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi e della completezza e regolarità della documentazione trasmessa.
É prevista l’erogazione di un anticipo nella misura massima del 50% del contributo richiesto, previa presentazione, da parte dei beneficiari del finanziamento, di fidejussione bancaria o assicurativa.
Interventi ammessi
A tal fine sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda e relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa.
I beni devono essere nuovi di fabbrica, acquistati a normali condizioni di mercato e da terzi, che non hanno relazioni con l’impresa, ed essere mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo.
Non sono ammesse spese per:
- componenti, pezzi di ricambio o parti di macchinari/impianti/attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale;
- terreni, fabbricati, opere murarie;
- beni usati o rigenerati.
Agevolazione e scadenze
Il Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano offre un contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili e comunque nel limite di 30.000 € per singola impresa.
Due linee di intervento
Sono ammesse due tipologie distinte e alternative di intervento, finanziate rispettivamente con 56 e 20 milioni di euro:
- acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa nuovi di fabbrica, organici e funzionali all’attività svolta. I beni acquistati devono essere mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo.
Le spese devono essere sostenute dopo l’invio della domanda di agevolazione - spese relative alla remunerazione lorda relativa all’inserimento nell’impresa, con contratto di apprendistato, di uno o più giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.
I giovani diplomati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- aver conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore presso un Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (IPSEOA) da non oltre cinque anni;
- non aver compiuto, alla data di sottoscrizione del suddetto contratto di apprendistato, i trenta anni di età.
Esclusioni
Sono escluse:
- l’acquisto di componenti, pezzi di ricambio o parti di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale;
- terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere, ivi compresi gli impianti idrici, elettrici, di allarme, di riscaldamento e raffreddamento;
- mezzi targati;
- beni usati o rigenerati;
- utenze di qualsiasi genere, ivi compresa la fornitura di energia elettrica, gas, etc.;
- imposte e tasse;
- contributi e oneri sociali di qualsiasi genere;
- buoni pasto;
- costi legali e notarili;
- consulenze di qualsiasi genere.
Istanze
Le domande telematiche dovranno essere presentate a partire dal 1° marzo 2024, fino a esaurimento fondi, sul portale di Invitalia e saranno istruite in ordine cronologico di arrivo.
Spese preventivate
Le spese preventivate dovranno essere sostenute interamente entro 8 mesi dalla concessione del contributo.
È consentita l’erogazione di un anticipo nella misura massima del 50%, previa presentazione, da parte dei beneficiari del finanziamento, di una fidejussione bancaria o assicurativa.
Entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese, l’impresa dovrà presentare la richiesta di erogazione dei contributi, allegando:
- copia delle fatture elettroniche;
- contabili di pagamento;
- una relazione tecnica finale recante la descrizione degli investimenti effettuati e attestante il completo pagamento delle relative spese.